Finto suicidio di Adamo Guerra
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La storia di Adamo Guerra, che inscena un finto suicidio solo per trasferirsi in Grecia, prende una piega ancora più intricata quando emerge che sua moglie, Raffaella Borghi, era a conoscenza della sua esistenza in Grecia già dal 2016.

Finto suicidio di Adamo Guerra: la denuncia della moglie nel 2016

A settembre 2016, Raffaella Borghi, residente a Lugo (Ravenna), si rivolge ai Carabinieri di Imola con una denuncia. L’accusa? Violazione degli obblighi familiari da parte dell’ex marito, in relazione al mantenimento delle loro due figlie.

Scomparsa e ritrovamento di Adamo Guerra

Il racconto ufficiale dice che Adamo Guerra scomparve nel luglio 2013, dopo aver lasciato delle lettere che suggerivano intenzioni suicida. Ma nel 2016, le autorità rintracciano Adamo in Grecia, mettendo in chiaro che la sua scomparsa era stata inscenata. Si trattava quindi di un finto suicidio noto dal 2016 da almeno una delle figlie.

Finto suicidio: Adamo a Patrasso

“Chi l’ha visto” ha successivamente raggiunto Adamo a Patrasso, dove lui ha chiesto alle telecamere di andarsene, sottolineando di voler chiudere la vicenda. Raffaella, nel frattempo, ha espresso la sua frustrazione e angoscia verso l’ex marito durante la trasmissione.

Il dilemma di Raffaella Borghi sul “suicidio” del marito

Sebbene Raffaella abbia dichiarato di aver scoperto solo nel 2022 che Adamo era ancora vivo e risiedeva in Grecia, ci sono prove che lei fosse a conoscenza della sua esistenza in Grecia almeno sei anni prima. Questa discrepanza solleva domande sul motivo per cui avrebbe potuto nascondere la verità.

In conclusione, la vicenda del finto suicidio di Adamo Guerra e la sua fuga in Grecia solleva numerose domande, in particolare sul ruolo di Raffaella Borghi e sul motivo per cui avrebbe potuto mantenere il segreto per così tanto tempo. Con nuovi dettagli che emergono, solo la diretta di “Chi l’ha visto?” potrà chiarirci tutto.

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