Durante l’ultima puntata di “Chi l’ha Visto?”, il noto programma televisivo di RaiTre, è stato trasmesso un servizio che ha suscitato reazioni controverse tra il pubblico. C’è chi si è emozionato ma c’è anche chi sui social ha avuto reazioni che hanno scatenato diverse polemiche.
Si è trattato di una lettera dedicata a Thiago, il bambino mai nato di Giulia Tramontano, la donna incinta di sette mesi che è stata uccisa dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello. La lettera è narrata dalla stessa Federica Sciarelli, ed ha aperto la puntata. Questa scelta editoriale ha destato l’indignazione di molti spettatori sui social network. I commenti hanno riguardato l’allontanarsi troppo da una linea redazionale ben definita e attenta. Le critiche sono state principalmente rivolte all’eccessiva retorica e spettacolarizzazione della tragedia, accusando il programma di aver speculato sul dolore senza apportare alcun valore informativo.
Chi l’ha visto: Il contesto dei media e la cronaca nera
Nonostante le critiche sollevate, è necessario considerare che il programma “Chi l’ha visto?“ ha un mandato sociale di supporto alle famiglie colpite da tragedie e di sensibilizzazione sull’emergenza delle scomparse e della criminalità. Il programma ha scelto di dare voce a Thiago, un simbolo di innocenza che rappresenta tutte le vittime che non possono più farlo. Un’altra probabile intenzione, potrebbe essere stata quella di sensibilizzare il pubblico sulla complessità dei casi di cronaca nera e sulla necessità di una maggiore consapevolezza sociale per prevenire futuri episodi di violenza. Affrontare argomenti difficili può essere doloroso, ma può anche contribuire a creare un dibattito pubblico che spinga a riflettere e ad agire per un cambiamento.
La reazione del pubblico e dei social media
Le polemiche si sono diffuse rapidamente sui social media, dove molti utenti hanno espresso il loro disappunto riguardo alla scelta del programma. Le critiche hanno sottolineato la mancanza di rispetto e di etica nella spettacolarizzazione di una tragedia così dolorosa. Alcuni hanno sottolineato che il servizio avrebbe potuto evitare di leggere la lettera, definendola vergognosa e manipolatoria. L’amplificazione di tali polemiche sui social media ha portato alla riflessione sul ruolo dei social stessi. Per gli utenti indignati, così si favorisce un’attenzione morbosa verso la cronaca nera e sulla discrepanza tra l’opinione pubblica generalista e le scelte dei media.
La risposta del programma e la continuazione del caso
Al momento, il programma “Chi l’ha Visto?” non ha risposto direttamente alle polemiche. Tuttavia, ha annunciato l’intenzione di continuare a seguire il caso, cercando di ricostruire gli avvenimenti e rispondere alle domande ancora irrisolte. Nel frattempo, l’omicidio di Giulia Tramontano continua a suscitare sgomento e, purtroppo, anche una certa attenzione morbosa. Sui social media, sono emersi video-racconti e persino un profilo TikTok che ha creato un avatar di Giulia, dando voce alla vittima.
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Fantachilhavisto non ha l’intenzione di ridere o ironizzare gratuitamente sulle tragedie, ma è semplicemente un gioco senza scopo di lucro creato da fan della trasmissione “Chi l’ha visto” per fan della trasmissione “Chi l’ha visto”. Si tratta di un modo per coinvolgersi, discutere e speculare sulla trama e sugli sviluppi della trasmissione, mostrando l’apprezzamento e l’interesse per il programma televisivo condotto da Federica Sciarelli.
Ironia: figura retorica che consiste nel comunicare il contrario di ciò che si intende, utilizzando un tono scherzoso o sarcastico. Viene spesso utilizzata per evidenziare una discrepanza o una contraddizione, e può assumere diverse forme. L’ironia viene utilizzata per ridicolizzare o sottolineare concetti, spesso con l’obiettivo di provocare una risata o di mettere in evidenza una critica. Può essere un mezzo per evidenziare le contraddizioni della società contemporanea e promuovere il cambiamento sociale.
Satira: genere di composizione poetica o artistica che utilizza l’esagerazione, la caricatura e l’ironia per criticare in modo satirico gli errori, le debolezze e gli atteggiamenti ridicoli presenti nella società. Può assumere forme pacate e discorsive o più mordaci e invettive, e può rivolgere la sua critica verso comportamenti comuni o tipici di individui, gruppi o istituzioni. La satira mira a far ridere mentre mette in luce le contraddizioni della vita contemporanea e promuove un cambiamento sociale. Ha radici antiche e spesso ha un forte impatto politico, influenzando l’opinione pubblica e affrontando temi di attualità.
Il fantachilhavisto è un gioco senza scopo di lucro, ispirato alla trasmissione Chilhavisto del quale è un omaggio. Non è un prodotto RAI.